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In guerra contro il tempo

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Luca: un papà in lotta contro il tempo

Ogni mattina lo stesso inizio: la guerra per vestirsi, fare colazione e prepararsi per uscire.

Le invento tutte per rendere il clima più sereno possibile ma è una dura lotta.

Il centro è il litigio continuo su tutto che è causa dei rallentamenti più disparati e soprattutto occasione di malumori, rifiuti e opposizioni.

Il mio problema è l’orario di lavoro e l’eventualità di arrivare in ritardo quindi la tecnica è sempre la stessa “prima con le buone e poi con le cattive”. Prima gentilezze e cortesie e in estrema ratio urla e minacce.

Con il tempo mi sono accorto che le giornate che partivano così erano segnate da un sottofondo indelebile che anche io portavo fino a sera. Pensavo “Chissà cosa significa per i bambini partire così?”.

Era profondamente ingiusto per me e per i miei figli cominciare la giornata con quella fatica e non potevo cavarmela con le solite scuse: lamentele su di loro o severe autocritiche su me stesso.

Innanzitutto ho guardato da vicino le mie preoccupazioni su un possibile ritardo…che a ben vedere non ho mai fatto!

Poi con mia moglie ci siamo accorti che ci sono delle condizioni che attirano il litigio tra loro e con noi. Si trattava di immaginare dei cambiamenti e provare a metterli in pratica.

Qualche attenzione in più:

  1. sulla confusione in casa (con particolare riferimento all’accesso ai giochi nei differenti spazi di vita);
  2. sui dialoghi che portavano a confronti tra di loro o a frustrazioni in relazione a loro richieste;
  3. ma soprattutto l’aumento del tempo dedicato a noi e alla nostra preparazione prima della sveglia dei figli. Sì, perché le due cose assieme sono occasione di tensione.

Devo dire che le cose sono molto migliorate. Certo, rimangono i “giorni no” che spesso chiamano in causa periodi di maggior fatica per tutti o per ciascuno ma la guerra è finita o meglio quando ricompaiono quei toni e quei litigi significa che c’è qualcosa che non torna e bisogna fermarsi ancora.

Insomma è la vecchia storia del manuale di istruzioni che i genitori non hanno ma che forse devono proprio fare la fatica di scrivere.

Un manuale di istruzioni personale, in costante aggiornamento, che tenga conto di chi sei tu e di chi sono loro.